Il Rebirthing
La nascita individuale inizia nel momento in cui il bambino acquisisce l’autonomia nella respirazione.
Se possiamo permetterci di non mangiare per alcuni giorni o di non bere per alcune ore, non ci è permesso di sospendere il respiro per più di pochi minuti.
Tale funzione è così importante che lo si può verificare rendendoci conto che ogni atto motorio che compiamo viene influenzato e influenza la respirazione. Ma non solo, anche gli stati emotivi influenzano la respirazione.
Nello stesso modo in cui uno stato emotivo condiziona il nostro modo di respirare (intensità, frequenza, ecc.), alcune tecniche permettono di utilizzare la respirazione per incidere sullo stato emotivo (fisico e psichico) vissuto dal soggetto.
E’ in tale cornice che trova senso l’applicazione clinica del Rebirthing che è una tecnica di respirazione che, inizialmente sperimentata con l’aiuto e l’affiancamento del terapeuta, può poi diventare direttamente praticabile dalla persona.
Sostanzialmente aiuta a sviluppare un metodo di controllo e di crescita personale basato sul respiro.
Pur essendosi sviluppato formalmente negli anni settanta (L. Orr – Stati Uniti), per tutte le sue caratteristiche, affonda le radici nelle tecniche più antiche relative alla meditazione e alla respirazione.